Carlo Gallucci Editore. Una realtà ispirata da autori, artisti e musicisti

Pubblicato il

A Roma vi è una casa editrice, Carlo Gallucci Editore, che pubblica libri ideati da autori, artisti e musicisti per bambini, ragazzi e giovani. Il successo che ha ottenuto l’ha costruito in pochi anni, grazie ai libri divertenti, colorati e illustrati. Da poco più di un anno la casa editrice ha adottato il nostro font per alcune delle collane che ha in catalogo: Stelle Polari, Frida Miao e Grandi Storie Horror. Abbiamo approfondito queste ultime e il motivo della scelta di adottare il nostro font con la consulente per la narrativa dell’azienda Cristina Vernizzi.

 

STELLE POLARI

La collana Stelle Polari si pone l’obiettivo di rivisitare i classici per renderli accessibili alla fascia di età più piccola. Perché avete scelto di farlo in questa chiave?

“A 6-7 anni i bambini sono estremamente aperti, curiosi e ricettivi. Proprio per questo abbiamo ritenuto che fosse il momento opportuno per far conoscere loro le grandi storie della letteratura per ragazzi, e non solo. I classici raccontano storie potenti, che hanno coinvolto generazioni di giovani, e sono in grado competere con le narrazioni avvincenti del grande e del piccolo schermo, oltre che dei videogiochi. L’obiettivo è appassionare i piccoli e stimolare l’interesse in loro a leggere le opere in versione integrale qualche anno dopo”.

In base a quale criterio li avete selezionati?

“Abbiamo voluto riproporre prima di tutto alcuni grandi classici della letteratura per ragazzi in parte trascurati dall’editoria negli ultimi anni. La selezione si è concentrata su opere che raccontano avventure, come Capitani coraggiosi di Dickens, o sentimenti, come La piccola Fadette di Sand, e che sono insieme grandi romanzi di formazione, ma ha incluso anche una favola adulta qual è La fattoria degli animali di Orwell, che tratta temi importanti come la libertà e l’uguaglianza. Abbiamo poi prestato attenzione alle preferenze di genere, bilanciando testi che attraggono maggiormente il pubblico maschile, come Capitani coraggiosi e Ben Hur, e opere che piacciono di più alle bambine, come La piccola Fadette e Cosetta, includendo racconti che vedono gli animali protagonisti o coprotagonisti – fondamentali in questa fascia di età – come Tarzan delle scimmie e La fattoria degli animali”.

Come avviene la rilettura di un classico? Ci potrebbe raccontare i passaggi?

“Con la proposta dei grandi classici della letteratura per ragazzi nel formato delle prime letture non abbiamo percorso la strada della riduzione del testo originale né della riscrittura, ma piuttosto di una stilizzazione: si raccontano i nuclei narrativi fondamentali, trascurando gli episodi secondari, e si concentra l’attenzione sul protagonista e sulla sua evoluzione nel corso della storia. Agli illustratori abbiamo chiesto di attenersi rigorosamente alle descrizioni d’autore fornendo loro brani utili tratti dall’opera originale. Infine, siccome non volevamo rinunciare ai dialoghi, che “scaldano” la narrazione e coinvolgono il lettore, abbiamo deciso di introdurre anche alcune battute fondamentali dei personaggi riprese dal testo originale. Lo abbiamo fatto attraverso i fumetti, per facilitare i bambini che hanno appena imparato a leggere in maiuscolo, quando nella prima classe della scuola primaria non sono ancora stati presentati i segni di punteggiatura che delimitano il discorso diretto”.

Quali nuovi classici avete in programma di inserire nella collana?

“A gennaio 2021 è prevista l’uscita di Tartarino di Tarascona di Alphonse Daudet, un libro di avventure che è anche un classico dell’umorismo, e del Gigante egoista di Oscar Wilde, una fiaba con un messaggio importante di apertura, in tempi in cui si alzano muri a contrassegnare i confini”.

 

FRIDA MIAO

Il 2 agosto sono usciti i primi due numeri di Frida Miao. Chi è la protagonista e quale ambientazione hanno i racconti?

“Frida Miao, la protagonista della serie, vive in una famiglia formata da mamma, papà e una bambina di nome Susanna. È una gatta dal temperamento volitivo e ribelle, che non si fa mettere facilmente i piedi in testa, al punto che diventa addirittura perfida quando non è d’accordo con ciò che la sua famiglia le vuole far fare. È anche generosa, ha un grande cuore e d’istinto sa aiutare chi si trova in difficoltà. Un personaggio, insomma, che suscita la simpatia e l’identificazione dei piccoli lettori”.

Anche in questo frangente vi siete occupati della traduzione. Qual era la lingua originale? I testi sono stati cambiati nella trama?

“I testi sono tradotti dal francese e le trame non hanno subito cambiamenti. Il problema della traduzione di questi libri non è stato l’adattamento culturale, ma la resa linguistica, perché Frida ha un linguaggio molto colorito, talvolta provocatorio, ricco di rime, assonanze e giochi linguistici. Nel passaggio da una lingua all’altra è stato necessario non solo rendere le parole e i significati del testo originale, ma anche ricreare un ritmo e un tessuto fonico di rime, allitterazioni e assonanze, senza scivolare nella filastrocca”.

Sono in programma altre uscite della stessa collana?

“Sì, usciremo a marzo 2021 con due nuove pubblicazioni”.

 

GRANDI STORIE HORROR

Un’altra collana, che ad agosto ha raggiunto le quattro pubblicazioni, è Grandi Storie Horror. L’idea di adattare un genere tradizionalmente non per bambini a questo target l’avete presa da altri successi analoghi?

“Già da molti anni l’horror è stato proposto in una forma adatta ai bambini dagli 8 anni in su ed è un genere che piace molto ai piccoli lettori. Alla base di questa serie tradotta dal francese c’è un’idea nuova: il protagonista, un ragazzo appassionato alle storie di paura, si ritrova proiettato nei mondi immaginari dei grandi classici horror, sfogliando le pagine di un libro che funge da portale. Grazie a questa chiave i piccoli lettori possono entrare in contatto anche con i personaggi e le storie della letteratura horror per adulti”.

Che riscontro stanno avendo?

“Il riscontro è buono. Sono titoli che vendono stabilmente, anche mesi dopo l’uscita della novità in libreria”.

È un genere che incuriosisce i piccoli lettori?

“Molto. I bambini sono attratti dal brivido che queste storie suscitano e, proprio perché entrano appieno con l’immaginazione nella fiction, talvolta provano davvero un po’ di paura. Come dicevo prima, è un genere che non viene proposto prima degli 8 anni, ma proprio per questo motivo i bambini di 8 anni spesso si fanno leggere i libri horror dalla mamma o dal papà”.

 

EASYREADING

Quando avete iniziato il vostro rapporto di collaborazione con EasyReading?

“L’abbiamo iniziato proprio in funzione della pubblicazione delle collane Grandi Storie Horror e Stelle polari, nell’estate 2019”.

Per quale esigenza avete sentito il bisogno di farlo?

“Comporre in EasyReading il testo delle collane dedicate ai grandi classici della letteratura significa consentire a tutte le bambine e a tutti i bambini, inclusi quelli che hanno bisogni educativi speciali, la fruizione di testi importanti per la nostra cultura”.

Lo utilizzate in tutte le vostre pubblicazioni o è un obiettivo a cui ambite?

“No, non lo utilizziamo in tutte le nostre pubblicazioni. Nel nostro catalogo ci sono libri in cui non è funzionale o possibile utilizzare EasyReading, ad esempio quelli per la fascia 0-5 anni, in cui è il genitore a leggere ad alta voce il testo o il bambino ne ha una fruizione sensoriale. Ci sono anche i libri illustrati che produciamo in coedizione, nei quali sarebbe impossibile utilizzare il font perché per il testo è previsto uno spazio limitato o su sfondo colorato. Abbiamo deciso di comporre in EasyReading tutte le nostre collane di prime letture per i 6-7 anni, proprio per facilitare i bambini che hanno appena imparato a leggere”.